Sono nata il 19 Agosto 1934 a Molfetta in provincia di Bari. Mio padre Nicola Valente, dopo essere stato in Australia un po’ di volte per pescare, decise che mia madre Giuseppina Del Pinto, mia sorella Rosa ed io dovevamo raggiungerlo. Non c’era abbastanza lavoro ne` soldi nell’industria peschiera in Italia. Siamo venuti con la nave nel 1938 e siamo andati ad abitare a Streaky Bay in Sud Australia. Papa` aveva sentito che era un ottimo posto per la pesca.
Mia madre Giuseppina Del Pinto era una sarta, molto orgogliosa, precisa ed esigente sia nel suo lavoro che nella casa. A Molfetta aveva una casa molto bella con mobili fantastici. A Streaky Bay, invece, non c’era quasi niente. Mio padre aveva costruito una casa nuova, prima del nostro arrivo, per accontentarla. Era fatta con blocchi di cemento Besser, aveva un bel bagno e il gabinetto in casa. La maggior parte della gente aveva solo case di lamiera ed i loro gabinetti erano fuori, nel cortile di casa. Ciononostante, la mamma era molto triste per aver lasciato sua madre e l;a sua casa. Piangeva molto all’epoca e diceva “che cosa ho lasciato alle spalle e che cosa sono venuta a trovare qui”.
Papa` aveva un grande peschereccio e andava a pescare con I suoi tre fratelli, anche loro emigrati dall”Italia. Ci conoscevano tutti come le famiglie Valente. Pescavano con le lenze e gli ami, non c’erano reti in quei tempi. Mettevano il pesce in un pozzo all’interno della barca e lo portavano a riva ancora vivo.
Andavano a pescare per 2 o tre giorni di fila . Vendevamo lo snapper e il whiting. Il resto del pesce veniva buttato via perche’ Safocl (i grossiti del pesce) non compravano nessun altro tipo di pesce. Il lavoro era tanto, lavoravano molto e con tanta fatica; povero papa`, ma questo era il mestiere che sapeva fare e che faceva.
Mangiavamo sempre pesce; tutti i tipi di pesce, persino il pesce crudo. Mia madre scriveva e ordinava cibi Italiani come per esempio, l’olio di oliva, la pasta, i legumi, il vino e altri cibi essenziali, a Patriti Brothers Grossisti ad Adelaide. La corriera trasportava l’ordine da Adelaide; papa` faceva alcuni viaggi in bicicletta / in moto per ritirarlo alla fermata dell’autobus.
In citta’ c’erano una panetteria, una macellaria, l’ufficio postale, una banca, l’ospedale, l’ambulatorio medico, due bar/ alberghi, una merceria e un negozio di alimentari; tutti chiudevano alle 18.00. C’erano una chiesa cattolica ed una anglicana e l’istituto dove si proiettavano i films il sabato sera e si svolgevano altre funzioni come per esempio le feste di nozze.
Mamma si trovava bene con i vicini australiani; amavano i vestiti che cuciva per loro. La trattavano bene e con rispetto. Aveva una macchina da cucire Singer a pedali e cuciva tutto il giorno.
Io ho ancora tre vestiti che mamma mi aveva cucito e li conservo per ricordo. Oggi e’ impossibile avere vestiti fatti a mano di quella qualita’. Tutto doveva essere perfetto; gli orli erano cuciti a mano. Mamma non ha mai avuto bisogno di modelli di cucito e non ha mai fatto un vestito da sposa.
Mia sorella Vincenza e’ nata nel 1942. Quando il tempo era brutto per la pesca, papa’ lavorava in giardino e si prendeva cura degli ortaggi delle viti e degli alberi da frutta. Papa` amava il football e andava col calesse con I suoi amici australiani nelle citta’ vicine quando non giocavano in casa.
Durante la guerra non si poteva pescare. Abbiamo dovuto chiudere la nostra casa e siamo venuti ad abitare ad Adelaide. Ci davano i buoni pasto per il mangiare.
Al nostro arrivo, non riuscivamo a trovare una casa in affitto e abbiamo vissuto con dei molfettesi che mamma e papa conoscevano. Andavamo di casa in casa perche’ le persone potevano ospitarci solo per brevi periodi di tempo. Io sono andata a scuola al Convento Domenicano di Semaphore mentre Rosa stava a casa a guardare la sorellina piccola e mamma continuava a cucire. Papa` lavorava al Marines and Harbour al Water Supply del Sud Australia. Era molto difficile per lui.
Dopo la guerra siamo tornati a casa ed io ho continuato la scuola.
Mamma era sorpresa quando ha scoperto di essere in cinta; era anche molto turbata perche’ aveva oltrepassato i 40 anni. Mio fratello Joe e’ nato nel 1948. Mamma aveva notato che non cresceva bene. Il dottore le disse che, probabilmente era perche’ mamma era preoccupata che il suo latte poteva aver fatto male al bambino. Ha smesso di allattare immediatamente; non c’’e’ stato tuttavia nessun miglioramento. Rosa e mamma portarono Joe ad Adelaide per farlo visitare da alcuni specialisti per bambini; questi dissero che Joe poteva aver subito un colpo apoplettico ma a quei tempi non c’era niente che si potesse fare. Joe e’ stato all’istituto Minda dall’eta’ di 7 anni fino a 11 anni fa quando e‘ morto. Mia madre piangeva sempre per lui e diceva “ Dio avrebbe dovuto darmi tutte femmine anziche’ un figlio invalido”.
Quando avevo 18 o 19 anni ci siamo trasferiti ad Adelaide, soprattutto perche’ i miei genitori erano preoccupati che incontrassi ragazzi australiani. Mamma non voleva che avessi un ragazzo australiano perche’ non parlava bene l’inglese; mi disse: “tua sorella ha sposato un Italiano e cosi dovresti fare anche tu”.
Papa` costrui` una casa per noi a Ethelton. Non andavo a scuola e neanche a lavorare. Mamma diceva che le ragazze non avevano bisogno delle scuole superiori; cosi’ sono rimasta a casa a guardare mio fratello mentre mamma continuava a cucire.
Saverio mi e’ stato presentato da una signora che affittava camere non lontano da casa nostra. Disse a mia madre che era un bravo ragazzo, un buon lavoratore con un bel lavoro e che veniva da una brava famiglia a Molfetta. Mi era permesso andare al cinema il sabato sera con Saverio, mia sorella e suo marito. Lavorava alla Marine & Harbour e alle Costruzioni navali Macfarlane. Lavorava sempre, anche nel fine settimana perche le navi da carico andavano e venivano di continuo. Era addetto alle riparazioni ed a tutti i lavori in legno.
A mamma piaceva Saverio e le dispiaceva che lui dovesse prepararsi da mangiare da solo; cosi` lo invitava a cena ogni sera. Diceva “noi mangiamo, lui mangia” .
Saverio aveva detto a mamma ‘voglio sposare Rita; le voglio bene e voglio avere una casa mia; non ho famiglia qui. Prima ci sposiamo meglio e’’. Anch’io volevo che ci sposassimo, perche’ non si poteva mai passare un po’ di tempo da soli. Saverio disse ‘Ho bisogno di una risposta subito. Ho scritto a mio fratello in Italia (non c’erano telefoni a quei tempi) e mi ha trovato una ragazza. Se non posso sposare Rita, vado in Italia a sposarmi’ . Sebbene mamma non volesse affrettare le cose, finalmente diede il suo consenso.
Saverio mi consegno` il libretto della banca e mi chiese di occuparmi di tutte le preparazioni necessarie per il matrimonio, di comprare l’arredamento della casa e tutto cio’ di cui avevamo bisogno.
Mamma non voleva che prendessi il suo libretto ma lui disse di non preoccuparmi e di prenderlo comunque. Ho comprato l’anello di fidanzamento. Abbiamo invitato sua zia da Port Pirie per venire con noi e comprare I mobili, in segno di rispetto verso di lei. Al negozio Malcom Reid vidi una bellissima camera da letto. Zia Pasqualina pensava che avevo gusti costosi. Saverio disse: “ tu compra quella che ti piace perche’ devi viverci tu, non ti preoccupare di mia zia. Cosi’ ho comprato la camera da letto, il salotto e la cucina. Ancora oggi ho quella camera da letto e ci sono molto affezionata.
Mamma e papa` ci comprarono una casa di legno e la famiglia e gli amici ci aiutarono a ristrutturarla. Abbiamo prenotato la chiesa, la sala e tutto il resto. Ho comprato un bellissimo abito da sposa. Mamma ha detto che non avrebbe potuto farne uno cosi’ a quel prezzo.
Chiesi a Saverio di controllare il libretto di banca ma lui mi disse: ‘mi fido di te’.
Ci siamo sposati alla chiesa del Sacro Cuore a Semaphore nel 1955. Il ricevimento era alla sala dei Portuali a Port Adelaide. Saverio ed io abbiamo invitato tutti I nostri familiari e i nostri amici ( si faceva cosi’ a quei tempi). Avevamo tanti parenti!
Siamo andati a Sydney col treno per due settimane in luna di miele. Non c’eravamo mai stati prima; era meraviglioso, Sydney e’ bella. Saverio, all’epoca, non parlava bene inglese.
Nostro figlio Saverio e’ nato a Luglio nel 1957. Nel 1958 abbiamo comprato un negozio di pesce a Ethelton. Papa` aiutava a pelare le patate, mia sorella piu’ piccola serviva in negozio, io e Saverio pulivamo il pesce e lo facevamo a filetti e mamma mi guardava il piccolino. Abbiamo lavorato tanto, abbiamo fatto sacrifici per due anni per risparmiare abbastanza per costruire la nostra casa. Lavoravamo sei giorni alla settimana e chiudevamo la Domenica.
Nel 1960 abbiamo comprato un blocco di terra a Fletcher Road Birkenhead e abbiamo costruito la nostra casa. Abbiamo venduto il negozio. Nicola Joseph, il nostro secondo figlio e’ nato nel 1962. Allora abbiamo comprato la nostra prima auto,…una Valiant.
Dopo che abbiamo finito di pagare la casa e la macchina, mio marito ha detto “ adesso voglio portarti in Italia per incontrare tutta la mia famiglia, mia madre. mia sorella e mio fratello”. Il papa` di Saverio era morto prima che lui nascesse. Purtroppo non lo ha mai conosciuto.
Siamo andati con la nave di lines “Marconi” e siamo tornati sul Galileo. Ai ragazzi e’ piaciuta moltissimo l’Italia; Sam aveva 11 anni e Nick 5. Quando siamo tornati e` nata mia figlia, Vincenza Anna nel 1968. Non dimenticheremo mai quei 4 mesi in Italia e I 2 mesi di navigazione. Abbiamo girato il mondo; e’ stata la nostra vacanza piu’ bella.
Saverio e’ ritornato a lavorare alla Marine and Harbour fino a quando non si e’ ritirato.
Il 7 gennaio del 2001 siamo stati coinvolti in un terribile incidente automobilistico. Eravamo passeggeri nell’auto di un nostro amico. Mio marito e’ morto all’istante, io ho avuto le gambe schiacciate. Ho avuto molte operazioni da allora. I miei figli hanno fatto il funerale per il mio caro marito, perche’ io sono stata in coma per 10 giorni. Quando mi sono ripresa dal coma ho chiesto a quale ospedale fosse Saverio e quando I miei filgli mi hanno detto che era morto …….. mi sono lasciata sfuggire un urlo terribile che ha attraversato tutto l’ospedale.
Mio figlio Sam lavora per il Governo. E’ sposato con due figli; tutti e due i miei nipoti sono ingegneri. Mio figlio Nicholas e` ragioniere e il direttore di pubbliche relazioni con i clienti per la RRTC. Mia figlia Enza ha lavorato per la Submarine Corporation e adesso e’ addetta alle paghe. Ha un bambino e una bambina.
Dopo l’incidente i miei figli hanno deciso di vendere la nostra casa di famiglia…c’erano troppi ricordi. Sono venuta a vivere qui, non lontano da casa di mia figlia. Vado a piedi alla chiesa di “Mater Christi” e vado a Messa ogni giorno.
Sono molto fortunata ad avere una famiglia premurosa e affettuosa. Mi telefonano tutti I giorni per sapere come sto e cosa faccio. Il mio cagnolino mi fa compagnia. Mia sorella e mio cognato di solito vengono a trovarmi circa tre volte alla settimana.
Trascrizione di Vincenza Ferraro.