Caterina Selva

 

Sono nata a Milano, dove ho trascorso i miei anni formativi immersa nella sua vibrante cultura.

Crescendo, ispirata dalla meravigliosa natura selvaggia di cui ero testimone durante le mie estati di trekking sulle Alpi italiane, ho deciso di seguire una formazione scientifica, desiderosa di conoscere meglio i segreti del mondo naturale. All’Università degli Studi di Milano ho studiato con passione per ottenere una laurea in Scienze Biologiche e una laurea specialistica in Biologia Molecolare, entrambe conseguite con il massimo dei voti summa cum laude. Gli anni dell’università sono stati a dir poco entusiasmanti ed è qui che ho incontrato il mio compagno di vita e marito, Matteo.  Dopo aver completato il Master, spinta dal desiderio di continuare a imparare e di dare un contributo significativo alla società attraverso il mio impegno scientifico, ho iniziato a cercare opportunità di dottorato all’estero. 

Dopo aver vinto una borsa di studio per il dottorato presso l’Università di Adelaide, Matteo e io siamo atterrati ad Adelaide nel 2016 armati di poco più di uno zaino e desiderosi di avventura. Poco ci aspettavamo di trovare una comunità così accogliente, ricca, dinamica e multiculturale! Gli anni del mio dottorato in Genetica vegetale sono stati pieni di gioia, un’opportunità per incontrare persone davvero straordinarie e stringere legami che custodisco ancora oggi. Attualmente lavoro come ricercatrice presso la Flinders University, studiando la biologia della parete cellulare di un fungo patogeno con l’obiettivo di sviluppare marcatori diagnostici e identificare nuovi bersagli per il controllo della malattia.

La serendipità mi ha portato a ricoprire il ruolo di segretario dell’ARIA, l’Associazione dei Ricercatori Italiani in Australasia nel 2021-2022, e a scoprire l’unità, la forza e l’estro della comunità italiana di Adelaide. Insieme, abbiamo organizzato eventi per mostrare l’incredibile lavoro dei ricercatori italo-australiani e promuovere la cultura italiana alla comunità. È stata un’esperienza meravigliosa che mi ha fatto sentire più vicina a casa e apprezzare ciò che il nostro Bel Paese ha da offrire.

Essere un migrante ha plasmato profondamente la mia vita in più di un modo. È stato impegnativo e a volte mi sono sentita in difficoltà, ma ha anche portato grandi soddisfazioni e capacità di recupero. Sono grata per il mio patrimonio italiano, sperando di poter trasmettere la ricchezza della cultura italiana alla mia bellissima figlia Viola e alle generazioni future. Forte del sostegno che ho ricevuto lungo il mio percorso, sia accademico come giovane ricercatrice in ambito STEM che personale, sono profondamente onorata di aver ricevuto il premio Progetto Donna in STEM nel 2023.

Caterina Selva

Febbraio 2024