Rosa Bonin in Caon

Io sono nata nella provincia di Treviso e sono partita da sola per l’Australia nel 1952 per raggiungere il mio fidanzato che era venuto due anni prima. In Italia lavoravo in una fabbrica dove si filava la seta. Gli amici mi hanno accompagnata in treno da Castelfranco Veneto fino al porto di Genova. Mio paese e in provincia di Treviso vicino Bassano de Grappa. Dal paese si vedono le montagne con la neve. Spesso si andava su per le colline in bicicletta, d’inverno era un po duro ma quando sei giovane tutto e facile.

Ho conosciuto mio marito che avevo diciott’anni. Era tornato da militare e aveva gia le carte per venire in Australia. Mi ha incantata un po, sembrava che sapeva tanto piu di me. Avevo altri pretendenti ma io volevo venire in Australia, andare via di quei paesi miseri, che dopo la guerra c’era tanta miseria. Sapevo gia dell’Australia perche anni prima mio padre voleva emigrare in Argentina e ha sentito che l’Australia era un paese migliore ma non voleva andare cosi lontano. Io invece sempre pensavo a questo paese e quando ho conosciuto mio marito che stava per partire mi ha subito interessata.

Ero felice di partire a raggiungere il mio fidanzato. Avevo conosciuto la sua famiglia che ho trovato un po all’antica. Mio futuro suocero, aveva subito osservato come le maniche della camicetta che indossavo fossero troppo corte e la scollatura troppo aperta. Ma Sempliciano il mio fidanzato era un bravo ragazzo e mi voleva bene. Era un bell’uomo anche se con modi un po da contadino come era stato cresciuto dalla sua mamma e dal suo papa. Io ho pensato che lo cambiero invece non l’ho cambiato e rimasto come sempre. Il viaggio in nave era una bella vacanza in compagnia di altri giovani. C’erano balli, feste, serate al cinema e qualche escursione a terra. Mia suocera aveva raccomandato un cugino di mio fidanzato di prendere cura di me e lui mi seguiva dappertutto sulla nave. Era come un guardiano. Il viaggio e durato circa un mese e siamo sbarcati a Melbourne dove Sempliciano mi aspettava.

Sono arrivata in Adelaide da un cugino di mio marito. Adelaide mi sembrava una bella cittadina anche se poco fuori ho visto cavalli e mucche nei parchi. La moglie del cugino era qui da quattro anni e pensavo che lei gia parlasse l’inglese invece poverina sapeva solo poche parole. Era una che non li piaceva l’Australia. Una cara persona. Andava a prendere la carne che il marito ordinava al sabato da un ‘butcher’ vicino. Un giorno la carne non era quella che lei desiderava ma lei non voleva riportarla perche non sapeva parlare la lingua. Io ho detto sono qui due mesi provo a fare io. Sono tornata dal macellaio, gli ho mostrato la carne e gli ho detto ‘This no good’. Lui ha capito subito e me l’ha cambiata con il pezzo giusto. Con questa esperienza ho preso fiducia e ho cominciato poco a poco a parlare in inglese. Era duro non sapere la lingua specialmente quando sei giovane e brutto non poter esprimerti. Non sono andata a scuola d’inglese perche abbiamo subito cominciato la famiglia. Ora parlo bene ma se sono in un gruppo mi e ancora difficile entrare nella discussione. Quando mio figlio ha cominciato la scuola si lagnava di non capire la maestra e gli altri bambini. Io li ho detto:

‘Vedrai che dopo poco tempo parlerai anche tu come loro e m’insegnerai a me a parlare.’

C’era un vecchio inglese qui vicino che veniva ogni giorno a trovarmi e parlarmi in inglese. Tante volte mi era inconveniente perche avevo da fare con i miei bambini. Pero lui veniva ogni giorno e m’insegnava la lingua. Diceva che sono brava ma era lui bravo, un caro vicino di casa.

C’e del buono, c’e del triste, c’e un po di tutto quando arrivi qui per la prima volta. C’e anche da piangere perche quando sei giovane vorresti che la vita fosse piu facile, piu allegra, da darti da capire. Sono rimasta con questo cugino di mio marito e la sua moglie per parecchio tempo. Avevo la loro compagnia. Una volta alla settimana si andava in citta. Si guardava la moda, si prendeva ‘lunch’. Era una giornata allegra perche alla fine in citta e sempre bello andare. Spendavamo un po di soldi e al ritorno il marito tirava la bocca chiedendo ‘Cosa avete comprato oggi?’ ‘Quasi niente, quasi niente’ si rispondeva ma sempre si comprava qualche cosa. Scrivevo alla mamma come qui c’era tanto da mangiare, che avevo una casa dove dovevo dare la cera al pavimento. Facevo contenta mia mamma con le mie notizie.

Poco dopo ho conosciuto due fratelli che abitavano a Hilton. Mi hanno chiesto se potevo venire a farli da mangiare. Cosi io e mio marito siamo andati a vivere la. Eravamo sette uomini e io otto. Gia avevo la prima piccola e li ho avuto il secondo figlio. Fuori delle spese, dell’affitto, mi davano due sterline alla settimana. Erano bei soldi per quella volta. Siamo stati li un anno e mezzo. Poi abbiamo cominciato a cercare una casa e guardando, guardando abbiamo trovato questa in Unley. A me piaceva molto e ho insistito che la compriamo. Anche se costava un po di piu c’era da spendere meno delle altre per metterla a posto. Aveva solo queste quattro stanze e piano, piano abbiamo fatto questa parte dietro come si faceva sessanta anni fa. E cosi sono rimasta qui, non mi sono piu mossa. Mi piace il posto, un luogo abbastanza centrale, i negozi vicini. Per me e una casa comodissima. Perche cambiare? I miei figli sono tutti cresciuti qui.

Appena arrivato in Australia mio marito ha cominciato a lavorare all’ ‘Electricity Trust’ e poi ha trovato lavoro in cemento. Prendeva otto sterline alla settimana. Era un lavoro greggio, pesante. In quei anni dovevano portare tutto a mano. Percio si e ritirato presto, a sessant’anni e rimasto a casa con la schiena ammalata. Quei lavori duri li paghi. E gia da due anni ch’e ricoverato. Ha ‘dimentia’. Quando vado a trovarlo mi sembra impossibile che lui deve essere li e io qui. Io non potevo piu curarlo perche avevo tanti problemi con la mia propria salute nel periodo che lui ha deteriorato. E sempre un dolore quando vado a trovarlo. Va per ottantasei anni ora. I figli dicono ‘Mamma li e il suo posto adesso, non pensarci, lui sta bene li e tu stai bene a casa.’ Hanno ragione ma a me mi manca.

Sono tornata in Italia la prima volta dopo ventidue anni. Nel frattempo erano morti i miei genitori senza piu vederci. Non potevo portare tutti cinque figli cosi ho portato i due piu giovani. Li piaceva tanto l’Italia, hanno anche imparato un po l’italiano. Dopo volevano subito ritornare un’altra volta ma li ho detto: ‘Aspettate finche finite gli studi e trovate un lavoro.’ Cosi i primi soldi che hanno guadagnato hanno speso per andare in Italia. Mia figlia piu giovane ha fatto gia sei viaggi, piu dei miei quattro. Quando vado in Italia mi trovo bene ma dopo una settimana o due voglio tornare qui. Ho ancora tre sorelle e due fratelli e voglio vederli una ultima volta. Penso d’attaccarmi dietro mio figlio che va quest’anno se la salute mi permette. Da sola non mi fido. Ho fatto una bellissima crociera con mia figlia in Nuova Zelanda. Mi piacerebbe fare ancora qualche viaggio per ‘holiday’. Sto bene a casa mia faccio volentieri tutti i lavori in casa ma dopo mi piace uscire andare un po in giro.

Non posso lamentarmi dell’Australia. E un bel paese e si sta bene. Non e che abbiamo fatto tanta fortuna qui comunque abbiamo tirato avanti. Ho provato a lavorare ma con cinque figli mi era troppo duro. I miei figli hanno tutti studiato ma io non potevo aiutarli per niente, sia per la lingua, sia per i miei pochi anni di scuola in Italia durante la guerra. Pero non c’era televisione a quell’epoca e tutti cinque sono riusciti bene nei loro studi.  Non posso lagnarmi, non mi dispiace a quello che sono arrivata. Ho avuto la famiglia grande e tutti a posto. Cinque figli, tutti bravi, intelligenti, studiati, abbiamo avuto soddisfazione di loro. Un figlio e professore all’universita in fisica medica, l’altro ingegnere costruzioni, l’ultimo ingegnere elettronico. Una figlia e impiegata di banca l’altra impiegata in ufficio. Sono tutti sposati con figli. Ora ho undici nipoti. Quando arrivano tutti mi danno tanto affetto.

 

Registrazione 13 Febbraio 2014. Trascrizione di Giuliana Otmarich