Laura Bresadola

Sono nata in Italia nel 1981, precisamente nella  citta’ di Sassari in Sardegna. Ho dei bellissimi ricordi della mia infanzia trascorsa tra le estati calde su questa isola stupenda e poi andando a visitare il resto della famiglia nella terra che i sardi chiamano “continente” (la penisola italiana). I miei genitori sono entrambi italiani ma non orginari della Sardegna.

Mia mamma e’ nata in Emilia Romagna e mio papa’ in Trentino. Quindi gia’ da bambina la mia vita stava prendendo una forma un po’ diversa. Il fatto di essere nata e vivere in un posto del tutto nuovo e sconosciuto per me e la mia famiglia diventa da subito spunto per quello che sarebbe stato il mo futuro. Un futuro di viaggi e avventure alla ricerca di posti nuovi e altre culture. I miei genitori si sono trasferiti molto per lavoro quando ero piccola quindi gia’ da subito sono venuta in contatto con altre tradizioni culturali e linguistiche. A quell’eta’non ne ero consapevole ma, questa esperienza itinerante sarebbe stata una grande opportunita’ nella mia vita adulta. Mi ha reso la persona che sono oggi regalandomi momenti e ricordi davvero speciali durante questo percorso, e portandomi a creare amicizie con persone di tutto il mondo.

Dopo molti spostamenti mi sono stabilita a Londra dove ho studiato interpretazione e traduzione all’universita’ e poi ho trovato un lavoro. Prima come interprete e poi in una casa di moda internazionale. A Londra, mi sono sentita subito a casa, circondata da tante culture diverse proprio come nei viaggi che facevo da bambina con la mia famiglia.  Nonostante tutto, ho sempre mantenuto un forte senso di identita’ italiana. E’ piu’ forte di me. Ovunque sia e ovunque vada sento sempre il richiamo per la Bella Italia. Sono e mi sento, comunque e sempre, italiana e il mio cuore rimane sempre tricolore.

Il mio arrivo in Australia
Ho conosciuto mio marito Simon a Londra nel 2010. Originario di Adelaide, anche lui si trovava in Inghilterra per lavoro. Direi che sia stato un incontro del destino. Anche a Simon piace molto l’ Italia e ancora prima di incontrarmi aveva gia’ visitato molti posti. In effetti penso che abbia visitato piu’ posti in Italia lui di me. Al contrario io, invece, conoscevo ben poco dell ‘Australia. Mi ricordo che quando ero bambina mio papa’ era andato a Sydney per lavoro per qualche mese e io ero rimasta a casa in Italia con mia mamma. Al suo ritorno, mi ricordo che ci raccontava delle storie molto interessanti sull’ Australia ma ero anche piuttosto delusa che non mi avessere portato un vero koala come souvenir. Chi l’avrebbe mai detto che un giorno sarei stata io a trasferirmi nella magica terra dei koala e dei canguri (e per me sara’ sempre qualcosa di magico vederli saltare cosi’ liberi nella campagna).

Dopo tanti anni a Londra ci siamo trasferiti a Sydney. Per Simon voleva dire tornare a casa, per me una vera e propria avventura. Tutto nuovo. Tutto cosi piu’ grande e spazioso e in un qualche modo, tutto cosi’ tranquillo e silenzioso.  Improvvisamente mi sono accorta quanto mi mancasse il traffico italiano, il caos, persone che si salutano per strada a volte quasi urlando dalla felicita’ di vedersi. Sentivo il bisogno di trovare punti di riferimento che mi facessero sentire di nuovo a casa. Qualcosa che fosse un segno di quella italianita’ che tanto mi mancava. Fortunatamente ho incontrato qualche italiano mentre lavoravo a Sydney come insegnante in una scuola di lingue, e ho subito cominciato a frequentare le buonissime pasticcerie e salumerie di Leichardt e Haberfield nel weekend. Mi sono sentita subito a casa!

Dopo un paio di anni a Perth in Australia dell’ovest ci siamo trasferiti ad Adelaide con il nostro bimbo Federico che ormai ha 6 anni. Abbiamo deciso di dargli un nome italiano perche’ sia io che Simon pensiamo che sia molto importante che sappia che parte delle sua identita’ e’ italiana nonostante sia nato in Australia. A casa gli parlo sempre in italiano e Simon in inglese cosi’ finiamo sempre per parlare una specie di combinazione delle due lingue. Federico vuole essere chiamato Fede, che e’ la forma abbreviativa del suo nome in italiano e non Freddy come sarebbe invece in inglese. Fede dice sempre a tutti che in Italia ci sono tanti altri bambini col suo nome mentre in Australia ce n’e’ uno solo.

Amiamo la nostra vita qui ma come straniera, mi manca molto il mio Paese. Sono stata fortunata dato che la decisione di lasciare l’Italia e di trasferirmi qui e ‘ stata del tutto mia e non dettata da situazioni economiche o storiche come per altre generazioni del passato. I miei genitori mi hanno sempre dato sostegno e appoggiato (nonostante la distanza sia difficile da accettare anche per loro!) Mi sento davvero molto fortunata di essere qui e di aver costruito una famiglia in un Paese cosi ricco di paesaggi stupendi, natura immensa e persone incredibili. Mi sono sentita sempre benvenuta in terra australiana. La famiglia di Simon e ‘ come se fosse anche la mia famiglia e sono infinitamente grata per tutto l’ affetto e aiuto che ci dimostrano ogni giorno.

Tuttavia penso che dentro di me ci sara’ sempre un confitto dovuto al fatto che adesso appartengo un po’ qui, con la mia vita australiana ma parte di me rimane sempre italiana. Prima che il Covid arrivasse a sconvolgere il mondo, andavamo sempre vacanza in Italia una volta all anno o venivano i miei genitori e amici a trovarci. Questi due ultimi anni di lontananza forzata invece sono stati durissimi dato che non siamo riusciti a vederci.

Inoltre sono di solito quella che “pedina” altre mamme italiane quando vado al parco con Fede. Appena sento qualcuno dire “Luca vieni qui” o “attento vai piano” mi giro automaticamente e  mio cuore mi dice di avvicinarmi per iniziare a parlare. In italiano! Alcune delle mie amicizie italiane piu’ importanti sono proprio nate al parco giochi, un ‘altra in un panificio (in qualche modo c’e’ sempre cibo coinvolto haha. E’ proprio vero che il cibo a noi italiani ci unisce sempre!) Penso che la mia generazione di italiani all’estero ( gruppo dai 30 ai 40anni )si senta ancora molto unita alla propria identita’ italiana. Ci sentiamo a casa davanti ad un piatto di pasta in compagnia. Ci cerchiamo, e a volte, da un semplice “ciao” nascono belle amicizie come se ci si conoscesse da tantissimo tempo. Sappiamo benissimo di essere molto fortunati per l’opportunita’ che abbiamo di vivere qui in Australia, la maggior parte delle volte per scelta nostra alla ricerca di un nuovo lavoro o di una nuova vita in un paese che offre molta scelta sotto questo aspetto.

Allo stesso tempo pero’ sono e siamo molto orgogliosi del nostro essere italiani. A volte sembra di vivere con una doppia identita’, alla continua ricerca di un equilibrio tra le due. Viviamo con un piede sulla sabbia australiana e uno sulla spiaggia italiana. Vogliamo essere parte della cultura australiana, imparare a conoscerla fino in fondo per adattarci al meglio, ma alla fine penso che ci sentiamo sempre piu’a nostro agio seduti nella piazza della nostra citta’ sotto il sole italiano con un caffe’ macchiato in mano.

Settembre 2021