Daniela Costa – COVID-19

Ci sarebbe così tanto da dire sull’effetto della pandemia del virus COVID-19 sulle nostre vite .

Sono stata profondamente colpita per l’intrusione di un virus, di cui sappiamo ancora cosi’ poco, che entrato e’ così potentemente nelle nostre vite e che ha tragicamente portato via tante vite.

Parole come “pandemia”, “emergenza globale” sono diventate parte del nostro lessico quotidiano.

Ci è stato costantemente ricordato che viviamo in “tempi senza precedenti” e che ci troviamo di fronte a un’emergenza pari a quella vissuta nella seconda guerra mondiale.

Abbiamo guardato con sgomento alla televisione immagini e numeri del contagio nel mondo e il diffondersi del disagio e delle crisi sociali.

Ora più che mai ci rendiamo conto che le nostre emozioni e le nostre azioni sono interconnesse e che sara’ solo attraverso  il tessere di alleanze globali che potremo affrontare le sfide sanitarie, economiche e sociali causate dalla pandemia.

Ad alcuni di noi e’ stato ricordato che, ahime’, rientriamo nella categoria di coloro  che sono “fragili e a maggior rischio”.

Siamo stati tutti toccati dal coraggio, dalla generosità e dal senso di altruismo di tante persone che ci hanno protetto nei momenti più bui della pandemia.

Come I nostri governi e collettivamente, abbiamo imparato a farci guidare dalla scienza, prima di tutto per evitare peggiori disastri e per la speranza di poter combattere il virus.

Durante l’isolamento, le nostre vite di ogni giorno sono state come sospese, avvolte nell’incertezza del futuro

Poi poco a poco abbiamo incominciato a stringerci intorno, a “fare quadrato”, incoraggiandoci a vicenda a proteggere la nostra salute e sicurezza.

Abbiamo trovato una nuova normalita’ nell’organizzazione del nostro tempo, nelle relazioni sociali e nel lavoro.

Che cosa ho imparato nel periodo dell’isolamento?

Ho imparato ad apprezzare un nuovo ritmo di vita, il senso di libertà dai vincoli delle tante incombenze ed impegni quotidiani, a sentirmi a mio agio con la solitudine, a riflettere su ciò che e’ importante per me: la mia famiglia e le persone care.

C’è stata la riscoperta delle piccole gioie di ogni giorno: vedere crescere I miei piccoli ortaggi, le lunghe passeggiate sulla spiaggia con la famiglia e gli amici, la riscoperta delle letture di un tempo.

Ho deciso di comprare uno ‘smart phone’, il mio primo in assoluto!  Il movente iniziale era stato di adempiere al dovere civico di usare la COVID–App.

Mi sono affacciata cosi’ ad un nuovo mondo: Facetime, Skype, WhatsApp, Zoom e, naturalmente, Facebook…

Ho provato il piacere di connettermi con famigliari ed amici, in Australia e all’estero. Poi la soddisfazione di poter partecipare sull’ Internet a riunioni e seminari cui non avevo potuto accedere a causa della distanza.

Sono fortunata a vivere nel Sud Australia dove l’epidemia e’ stata fino ad ora contenuta per merito dell’eccellente coordinamento del Dipartimento di Sanita’.

Continuo a seguire, seppur da questa mia condizione privilegiata,  gli sviluppi delle ricerche sul virus nel mondo, sull’epidemia e a continuare a non abbassare la guardia.